Non è possibile l’accesso alla tassazione agevolata del regime forfettario, se si è già consapevoli del superamento del limite di 65.000 euro entro l’anno. A sottolinearlo è l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello numero 195 del 17 giugno 2019, analizzando il caso di un promotore finanziario.
I contribuenti che intendono applicare la tassazione agevolata, infatti, hanno l’obbligo di comunicare che presumono di rispettare i requisiti stabiliti dalla legge. Lo ribadisce l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello numero 195 del 17 giugno 2019, che analizza il caso di un promotore finanziario che in quest’anno recupererà somme arretrate per un valore superiore alla soglia fissata.
Nel 2019 il regime forfettario ha debuttato con una nuova veste: una delle modifiche più rilevanti è stata proprio la decisione di portare il limite dei ricavi a 65.000 euro. Fino al 2018, i contribuenti potevano avere accesso alla tassazione agevolata per un importo massimo che andava dai 25.000 ai 50.000, in base all’attività svolta.
Con la Legge di Bilancio 2019, la soglia è stata portata più avanti e l’attività svolta non fa più differenza: in questo modo la platea dei potenziali beneficiari si è allargata.
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