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Evasometro: Controlli incrociati tra movimenti bancari e dichiarazione dei redditi dei contribuenti.

Evasometro: Controlli incrociati tra movimenti bancari e dichiarazione dei redditi dei contribuenti.

Debutta in questi giorni il cosiddetto evasometro sulle persone fisiche.

I parametri  presi in considerazione sono 5: giacenza media, entrate e uscite mensili, saldo iniziale e saldo finale.

Questo sistema, denominato GEODAS (Georeferenziazione dati statistici), è un algoritmo già utilizzato per il controllo in ambito societario, che elabora le informazioni contenute nel database Sogei, necessarie alla corretta ricostruzione delle posizioni finanziarie.

I dati presi in considerazione si riferiscono ai seguenti prodotti: conti correnti; carte di credito; conti deposito; buoni fruttiferi e libretti postali; obbligazioni, titoli di Stato, azioni; rapporti fiduciari; polizze assicurative, fondi pensione e fondi di gestione collettiva del risparmio.

La dimostrazione della legalità delle operazioni sarà molto più complessa per le persone fisiche, a causa dell’assenza di scritture contabili che permettano di mantenere traccia dei movimenti effettuati, a distanza di anni.

Nel caso di spese eccessive rispetto a quanto dichiarato, scattano ulteriori verifiche della Guardia di Finanza.

Spetterà poi al contribuente giustificare le presunte irregolarità, fornire la documentazione necessaria ovvero “dati e motivazioni valide ai fini dell’accertamento” oppure “avviare, in caso di verifica, il procedimento per adesione”.

Per rendere operativo l’evasometro ci sono voluti 7 anni anche a causa di problemi in materia di privacy.

Con questo strumento, grazie anche alla fattura elettronica e allo scontrino elettronico, il Fisco conta di recuperare € 10-15 miliardi.

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